
Futuro dell’energia
Recentemente, presso la Camera di commercio di Bolzano, si è tenuto un evento sull’energia in Alto Adige tra presente e futuro. Oggetto di analisi sono state le potenzialità e le fonti di energia intese come motore economico. Nel corso degli interventi tecnici sono emerse numerose possibilità per promuovere in Alto Adige un modello energetico sostenibile, sia sul piano ecologico che economico. L’evento ha dato spazio anche alle opinioni della cittadinanza sulla transizione energetica.
“L’energia è il motore che alimenta l’economia. Nei prossimi decenni il consumo di energia elettrica è destinato presumibilmente a raddoppiare. Questo aumento dipende da diversi fattori, tra cui la diffusione delle auto elettriche, l’uso dell’intelligenza artificiale e il crescente utilizzo di dispositivi elettronici di ogni tipo. Il dibattito su come produrre e utilizzare energia è oggi particolarmente rilevante, anche per effetto delle direttive europee volte a ridurre le emissioni di gas serra”, ha affermato il Presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner.
“L’Alto Adige può contare su una solida base idroelettrica, ma questo non è sufficiente. Serve una visione d’insieme che tenga conto dell’approvvigionamento, della sostenibilità ambientale e della competitività economica. È altresì importante puntare sulle nuove tecnologie e accelerare la transizione dai combustibili fossili. Il futuro dell’energia non è solo una questione tecnica, ma anche una sfida sociale”, ha sottolineato Peter Brunner, Assessore all’energia e alla protezione della natura, dell’ambiente e del clima.
Ogni anno in Alto Adige si producono circa 6,8 terawattora di energia elettrica, di cui 6,6 derivanti da fonti rinnovabili. L’88 percento di questa energia verde proviene dall’idroelettrico. A fronte di un consumo annuo di 3,1 terawattora, l’Alto Adige esporta oltre la metà della sua produzione verso altre regioni italiane, contribuendo così alla transizione energetica anche oltre i propri confini regionali.
Matthias Obrist, Presidente della Federazione Energia Alto Adige (SEV) e la sua collaboratrice Silvia Schmiedhofer hanno inaugurato l’evento presentando i risultati degli studi in merito alle opinioni della popolazione sulla politica energetica e sul potenziamento delle rinnovabili. Luis Amort, Direttore Generale di Alperia Spa, ha illustrato le opportunità e le problematiche che la transizione energetica comporta nella propria realtà imprenditoriale.
Alexandra Troi, Vicedirettrice dell’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research, ha dedicato il suo intervento al risanamento degli edifici come elemento chiave della transizione energetica. Uno dei suoi progetti di ricerca era incentrato sulla riqualificazione energetica di edifici storici con l’obiettivo di ridurre al minimo sia il fabbisogno energetico che le emissioni di CO₂. Infatti, minore è il fabbisogno, minore sarà l’impatto sui consumi.
Paul Ablinger, Direttore dell’associazione austriaca Kleinwasserkraft Österreich, ha spiegato che in Austria l’energia idroelettrica è alla base della produzione di elettricità rinnovabile. L’associazione rappresenta gli interessi del settore delle piccole centrali idroelettriche con l’obiettivo di creare condizioni favorevoli per le fonti di energia rinnovabile. In Austria ci sono 4.150 piccole centrali idroelettriche, che producono circa 7 terawattora di elettricità all’anno.
L’evento sull’energia in Alto Adige tra presente e futuro si è concluso con una tavola rotonda, durante la quale sono state affrontate anche le domande del pubblico.