Camera d commercio di Bolzano
commercio al dettaglio

Barometro dell'economia - Commercio al dettaglio

Prevale l’ottimismo, seppure con notevoli differenze tra le singole branche

Data: 
Giovedì, 02 Maggio 2019
Ora: 

Nel commercio al dettaglio altoatesino prevale l’ottimismo, seppure con notevoli differenze tra le singole branche. Nel 2018 la redditività è stata soddisfacente per l’86 percento delle imprese e quasi nove esercenti su dieci nutrono aspettative positive per il 2019. Anche nel settore del commercio e della riparazione di veicoli il clima di fiducia si conferma elevato. Ciò emerge dal Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.

Il clima di fiducia nel commercio al dettaglio in Alto Adige si conferma tendenzialmente positivo. Nel 2018 la redditività è stata soddisfacente per l’86 percento dei commercianti, con un incremento di quattro punti percentuali rispetto all’anno precedente. Anche le aspettative per il 2019 sono ottimistiche, con quasi nove dettaglianti su dieci che prevedono un risultato di esercizio soddisfacente.

Redditività nel commercio al dettaglio

Lo scorso anno i fatturati nel commercio al dettaglio hanno registrato una crescita, anche per effetto dell’incremento dei prezzi al consumo. Gli investimenti sono aumentati, soprattutto nel comparto dei supermercati e nel commercio senza sede fissa (ambulante e online). Anche l’occupazione ha registrato un andamento positivo: nel 2018 il numero di dipendenti del commercio (compreso l’ingrosso) è aumentato del 3,0 percento rispetto all'anno precedente. Tuttavia, i commercianti segnalano anche un aumento dei costi di esercizio e un peggioramento della competitività aziendale, in parte dovuto alla crescente concorrenza da parte delle catene internazionali e del commercio online. Per il 2019 le imprese prevedono un ulteriore leggera crescita delle vendite e un andamento positivo dell’occupazione, mentre l’attività di investimento dovrebbe essere in linea con lo scorso anno.

Tra le diverse branche del commercio al dettaglio, il miglior clima di fiducia si registra nel comparto dei grandi magazzini, supermercati e mini-mercati, dove quasi tutte le imprese sono riuscite a conseguire un risultato economico soddisfacente lo scorso anno e prevedono di poter fare altrettanto nell’esercizio in corso. Note positive provengono anche dal commercio al dettaglio senza sede fissa. Per contro, vari negozi di alimentari, arredamento e abbigliamento segnalano una redditività insoddisfacente.

Redditività per branca

Nel settore del commercio e della riparazione di veicoli la redditività conseguita nel 2018 viene valutata positivamente dal 93 per cento delle imprese. A questo risultato hanno contribuito l’incremento dei fatturati e dei prezzi di vendita, accompagnati da una dinamica relativamente moderata dei costi. Sono invece calati gli investimenti. Il volume d’affari dovrebbe continuare a crescere anche nel 2019, ma gli operatori del settore si attendono un peggioramento delle condizioni quadro, in particolare dei costi, della competitività e della puntualità dei clienti nei pagamenti. Ciononostante, il 90 percento delle imprese confida anche quest’anno in un risultato d’esercizio almeno soddisfacente.

Redditività nel commercio e riparazione di veicoli

Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, rileva con soddisfazione l’atteggiamento fiducioso dei commercianti: “La buona stagione turistica invernale ha portato ad un aumento delle vendite anche nel commercio al dettaglio, confermando il profondo legame tra questi due importanti settori dell’economia altoatesina.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it

Seguono i commenti dei rappresentanti delle associazioni di categoria

Philipp Moser, Presidente dell’Unione
“Abbiamo bisogno di maggiore equità fiscale tra commercio online e commercio stazionario. A tal fine, in Italia va introdotta una tassa digitale, soprattutto dopo che un progetto analogo su scala europea è appena fallito. Non può essere che le aziende tradizionali siano sottoposte a una pesante pressione fiscale e che, contemporaneamente, in Italia i guadagni dei grandi gruppi internazionali online non siano praticamente sottoposti ad alcuna tassazione.”

Federico Tibaldo, Presidente provinciale Confesercenti
“Le valutazioni positive non devono farci dimenticare le difficoltà di quegli operatori che non beneficiano del turismo e che non riescono a competere con la GDO e il commercio online. La loro professionalità dovrebbe ottenere il giusto riconoscimento, anche economico. Invitiamo le amministrazioni comunali a non sottovalutare le necessità di questi operatori così importanti per i residenti. Certe decisioni sulla viabilità urbana rischiano di far chiudere le attività commerciali di vicinato.”